Nel 1240 fu nominato arcivescovo di Bologna ma non poté essere ordinato perché non aveva ancora i 30 anni prescritti per questa funzione; nel 1244 fu nominato cardinale e poi Legato pontificio per la Lombardia e la Romagna, a contrastare le mire espansionistiche imperiali. Capitanò l'esercito guelfo dei bolognesi contro le città ghibelline dell'Emilia; in questa battaglia (26/5/1249) fu fatto prigioniero il figlio dell'Imperatore Federico II,
re Enzo, che per i suoi restanti 23 anni "godette" di una piacevole prigionia nel palazzo del Podestà di Bologna (noto come "palazzo di re Enzo").