Ad Adua, in Etiopia, le imprese coloniali italiane subirono una battuta d'arresto in seguito alla pesante sconfitta del corpo di spedizione comandato dal generale Baratieri, un ex garibaldino dei Mille.
In questa targa vengono ricordati anche i 14 (tra militari e tecnici civili) che il 26 novembre dello stesso anno vennero massacrati a
Lafolé, vicino a Mogadiscio, durante una spedizione esplorativa in Somalia. L'episodio, ad appena 8 mesi dal disastro di Adua, dimostra che la politica governativa sulla colonizzazione in Africa orientale non aveva mutato rotta, nonostante le vibrate
proteste parlamentari e di piazza all'indomani delle notizie giunte dall'Etiopia in marzo.