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Il testo della prima lapide è di Piero Calamandrei, giurista e insegnante universitario, che si oppose al Fascismo, aderendo nel 1941 al movimento Giustizia e Libertà e fondando nel 1942 il Partito d'Azione. È considerato uno dei padri fondatori della Repubblica Italiana. Il citato Albert Kesselring fu il comandante in capo delle forze d'occupazione tedesche in Italia. Dopo la guerra fu processato e condannato; ma nel 1952 era già libero ed ebbe la spudoratezza di dichiarare che per il suo comportamento durante l'occupazione gli italiani avrebbero dovuto dedicargli un monumento; gli rispose Calamandrei con questo testo, inciso su una lapide affissa nell'atrio del municipio di Cuneo e poi replicata in altri luoghi d'Italia particolarmente colpiti dalla repressione nazifascista. "Il Parco fluviale Gesso e Stura, dove sorge il monumento alla Resistenza, è dedicato al poeta cuneese Gino Giordanengo, che era direttore dell'Ente Provinciale per il Turismo e profondamente legato alla sua città e ai due fiumi che la lambiscono" (Gianluigi Barale). |
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(Testo)
(lapide 1) LO AVRAI CAMERATA KESSELRING IL MONUMENTO CHE
PRETENDI DA NOI ITALIANI MA CON CHE PIETRA SI COSTRUIRA' A DECIDERLO TOCCA A NOI NON COI SASSI AFFUMICATI DEI BORGHI INERMI STRAZIATI DAL TUO STERMINIO NON COLLA TERRA DEI CIMITERI DOVE I NOSTRI COMPAGNI GIOVINETTI RIPOSANO IN SERENITA' NON COLLA NEVE INVIOLATA DELLE MONTAGNE CHE PER DUE INVERNI TI SFIDARONO NON COLLA PRIMAVERA DI QUESTE VALLI CHE TI VIDE FUGGIRE MA SOLTANTO COL SILENZIO DEI TORTURATI PIU' DURO D'OGNI MACIGNO SOLTANTO CON LA ROCCIA DI QUESTO PATTO GIURATO FRA UOMINI LIBERI CHE VOLONTARI SI ADUNARONO PER DIGNITA' NON PER ODIO DECISI A RISCATTARE LA VERGOGNA E IL TERRORE DEL MONDO SU QUESTE STRADE SE VORRAI TORNARE AI NOSTRI POSTI CI RITROVERAI MORTI E VIVI COLLO STESSO IMPEGNO POPOLO SERRATO INTORNO AL MONUMENTO CHE SI CHIAMA ORA E SEMPRE RESISTENZA
(lapide 2) CITTA' DI CUNEO MEDAGLIA D'OROFEDELE ALLE SUE ANTICHE GLORIE GUERRIERE ED ALLA SUA FORTE TRADIZIONE PATRIOTTICA, CONSACRAVA OGNI SUA MIGLIORE ENERGIA AL MOVIMENTO DI
RESISTENZA. PER VENTI MESI ININTERROTTI, POSSENTE E PAZIENTE, LA CITTA' DEI SETTE ASSEDI PROMOSSE, ORGANIZZO', SO_ STENNE CON ANIMO INDOMITO E COSTANTE, NEL_ LE MONTAGNE E NELLE PIANURE DELLA PRO_ VINCIA, LA GUERRA PARTIGIANA, DI CUI FU IL CUORE GENEROSO ED IL CERVELLO SAGACE. DAL PRIMO MOMENTO DELLA LOTTA SINO AL_ LA LIBERAZIONE, OFFRENDO PRODIGALMENTE AL MOVIMENTO PARTIGIANO IL FIORE DEI SUOI FIGLI, NON PIEGANDO DINANZI ALL'OPPRESSIONE INUMANA, SOPPORTANDO FORTEMENTE PENE E SACRIFICI, FU ESEMPIO, SIMBOLO, GUIDA, ESPRES_ SIONE DELLE VIRTU' MILITARI E DEI VALORI CIVILI DELLA RESISTENZA. 2000 CADUTI, 1000 ASSASSINATI, 2200 INVALIDI, 1400 DEPORTATI COSTITUISCONO IL SUO GLORIOSO SERTO STIL_ LANTE SANGUE PURISSIMO DI EROI, DALLA PATRIA RICONOSCENTE CONSACRATI ALL'IMMOR_ TALITA'. CINTA D'ASSEDIO E PRESA D'ASSALTO DAGLI STESSI SUOI FIGLI PARTIGIANI, UNENDO L'IMPETO DEGLI ASSALITORI ALL'INSURREZIONE CONCORDE DEI CITTADINI, CON UNA BATTA_ GLIA DI QUATTRO GIORNI PER LE STRADE IN_ SANGUINATE, SEPPE CON LE SOLE SUE FORZE RISOLVERE L'ABBRACCIO FILIALE DELL'OTTAVO ASSEDIO NEL TRIONFO DELLA LIBERAZIONE. | 8 SETTEMBRE 1943 - 29 APRILE 1945
(su altra targa non lontana)COSTA ROSSA La nostra idea è nata in Costa Rossa poi è scesa in pianura dove le idee e i rododendri appassiscono. Ma noi crediamo a quel tempo che non è il passato è il futuro perché i fiori e le idee che hanno radici rinascono. Noi
vogliamo tornare in Costa Rossa che ha sorgenti per la nostra sete, fiori per i nostri ricordi, sentieri per andare lontano misurando i passi e contando i compagni. |
foto Barale
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