Riformatore del teatro comico in Italia: senza tornare all'imitazione pedissequa dei modelli classici (Plauto e Terenzio) conferì nuovamente dignità letteraria alla commedia, che nel '600 e '700 era ridotta quasi esclusivamente alle improvvisazioni della
commedia dell'arte. Scrisse in italiano e in veneziano. Famose sono
Arlecchino servitore di due padroni,
La bottega del caffè,
La locandiera,
I rusteghi,
Le baruffe chiozzotte,
Il ventaglio.
La targa è affissa sulla
casa natale del commediografo.