Prete, classicista, biblista ed epigrafista, insegnò teologia nell'ateneo napoletano. Nel 1755 fu accolto nell'Accademia Ercolanese, istituita per studiare le scoperte archeologiche di Ercolano e Pompei, che solo allora tornavano alla luce. Assieme al padre Piaggio lavorò al recupero dei papiri ercolanesi.
La targa si riferisce ad un'iscrizione qui giacente che attestava la presenza di un anfiteatro romano a Capua; l'iscrizione (mutila) interpretata da Mazzocchi fu trasferita nel 1873 nel Museo Campano. |