Il personaggio che promosse la costruzione era Calderino Calderini che, come dice la targa, era legum interpres (LL. INTERP.), cioè un giureconsulto; la seguente abbreviazione (CO. PAL.) significa comes palatinus (conte palatino). Sulla datazione finale (1499) ritengo che la X adagiata e deformata conclusiva (vedi thumbnail) non indichi un numero ma solo la chiusa dell'epigrafe (se la data fosse stata 1509 la grafia normale avrebbe dovuto essere MDIX). La chiesa cui afferiva la costruzione era intitolata ai SS.Cristoforo ed Erasmo ed era sotto il patronato dei Geremei, poi passato ai Calderini e poi a molti altri, fino alla sua soppressione nel 1808 (oggi ospita un negozio di abbigliamento). |