Nell'ultima targa la scritta F.A.M. trae in inganno: non è un acronimo ma l'abbreviazione di "famiglia" e si riferisce all'evento luttuoso che sconvolse la
famiglia Poeta l'8/10/1943. Tre fratellini e il cuginetto Antonio trovarono un oggetto metallico che attrasse la loro curiosità; era una granata tedesca inesplosa che deflagrò mentre la maneggiavano. Morirono dilaniati Antonia, di 9 anni, e Mario, di 3; Francesco, di 6, perse un occhio e una mano, Antonio, quattrenne, rimase cieco.