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Nome e Cognome |
Indipendenza e Unità
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Dove si trova |
Palazzo Accursio (I cortile) -
Bologna, BO
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Categoria |
patria e libertà |
Segnalato da |
Michele Mazzucato
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(Testo)
(sinistra) IL GOVERNO PROVVISORIO DELLA CITTÁ E PROVINCIA DI BOLOGNA CONSIDERANDO CHE L'OPINIONE PUBBLICA, PER MILLE ENERGICHE GUISE A NOI MANIFESTATA, ESIGE CHE SENZ'ALTRO FRAPPOSTO INDUGIO SI DICHIARI ROTTO PER SEMPRE QUEL VINCOLO CHE NOI FACEVA SOGGETTE AL DOMINIO TEMPORALE DEL ROMANO PONTEFICE; CONSIDERANDO CHE, NELLA MANCANZA DI ALTRA PIÚ LEGALE AUTORITÁ, NOI, LEGITTIMATI DALL'IMPERO E DALLA URGENZA DELLE CIRCOSTANZE E DALL'ACQUIESCENZA DE' CITTADINI E, PER FATTO, UNICI RAPPRESENTANTI DEL POPOLO, ABBIAMO IL DOVERE DI NOTIFICARE LA VOLONTÁ FORTEMENTE ESPRESSA DAL POPOLO STESSO; CONSIDERANDO INOLTRE CHE PER DARE UN NUOVO ORDINE LEGITTIMO AL GOVERNO É NECESSARIO DI OTTENERE L'ESPRESSIONE DELLA GENERALE VOLONTÁ DE' CITTADINI; | DICHIARA ART. I.MOIL DOMINIO TEMPORALE, CHE IL ROMANO PONTEFICE ESERCITAVA SOPRA QUESTA CITTÀ E PROVINCIA, É CESSATO DI FATTO E PER SEMPRE DI DIRITTO. | ART. 2.DOSI CONVOCHERANNO I COMIZI GENERALI DEL POPOLO A SCEGLIERE I DEPUTATI CHE COSTITUISCANO IL NUOVO GOVERNO. | ART. 3.ZOSARANNO PUBBLICATE PER L'ESECUZIONE DI CIÓ LE NORME DA SEGUIRSI TOSTO CHE SIA NOTO PER L'UNIONE IMMINENTE DI ALTRE CITTÁ VICINE QUALE DEBBA ESSERE IL NUMERO DEI DEPUTATI DA SCEGLIERE, PERCHÉ UNA LEGALE RAPPRESENTANZA NAZIONALE COMINCI AD ESISTERE. DATO DAL PUBBLICO PALAZZO IN BOLOGNA OGGI 8 FEBBRAIO 1831 |
GIOVANNI VICINI PRESIDENTE ME FRANCESCO BEVILACQUA ARIOSTI CESARE BIANCHETTI ANTONIO SILVANI FRANCESCO ORIOLI CARLO PEPOLI ALESSANDRO AGUCCHI ANTONIO ZANOLINI | _________ PER DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE XX SETTEMBRE MDCCCXCVI
(centro) ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE ROMAGNE TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1859 PRESIDENZA DEL COMM. MARCO MINGHETTI "CONSIDERANDO CHE QUESTI POPOLI, DOPO AVERE AVUTO STATUTI E LEGGI PROPRIE, E NEL PRINCIPIO DEL SECOLO PRESENTE FATTO PARTE DEL REGNO ITALICO, FURONO NEL 1815 SENZA IL CONSENSO LORO POSTI SOTTO IL GOVERNO TEMPORALE PONTIFICIO, E CHE QUESTO SENZA RIPRISTINARE LE ANTICHE FRANCHIGIE, DISTRUSSE I BUONI ORDINI NUOVAMENTE INTRODOTTI; "CONSIDERANDO CHE TALE GOVERNO COLLA MALA SUA AMMINI STRAZIONE RICONOSCIUTA DALL'EUROPA AFFLISSE I SUDDITI, ONDE LA STORIA DI QUESTE PROVINCIE D'ALLORA IN POI ED UNA DOLOROSA VICENDA DI RIVOLUZIONI E DI REAZIONI, TANTO CHE ALLA PERFINE LE MISURE ECCEZIONALI E GLI STATI DI ASSEDIO DIVENNERO LA REGOLA ORDINARIA DI GOVERNO; "CONSIDERANDO CHE CIÓ PRODUSSE GRAVE DANNO DELLA PUBBLICA PROSPERITÁ NON SOLO, MA PERVERTIMENTO DEL SENSO MORALE NELLE POPOLAZIONI, E PERICOLO INCESSANTE DELLA QUIETE D'ITALIA E D'EUROPA; "CONSIDERANDO CHE TORNARONO INUTILI LE PREGHIERE DEI POPOLI E I CONSIGLI DEI POTENTATI D'EUROPA, CHE OGNI TENTATIVO DI RIFORMA FU VANO, CHE LE PROMESSE FURONO SEMPRE DELUSE; "CONSIDERANDO CHE TALE GOVERNO NON SEPPE NEPPURE DIFENDERE LA VITA E LE PROPRIETÁ DE' SUOI SUDDITI; "CONSIDERANDO CHE, SE QUESTI POPOLI HANNO VOLUTO ADEMPIERE ALL'OBBLIGO LORO DI PARTECIPARE ALLE GUERRE DELL'INDIPENDENZA, DOVETTERO FARLO CONTRO LE DICHIARAZIONI SOVRANE E MALGRADO GL'IMPEDIMENTI DI OGNI MANIERA; "CONSIDERANDO CHE TALE GOVERNO É INCOMPATIBILE COLLA UGUAGLIANZA CIVILE, COLLA LIBERTÁ E COLLA NAZIONALITÁ ITALIANA; "CONSIDERANDO CHE ALLA PARTENZA DEGLI AUSTRIACI IL GOVERNO TEMPORALE PONTIFICIO CADDE AD UN TRATTO; CHE NON PUÓ REGGERSI CON FORZE PROPRIE, MA SOLO CON ARMI STRANIERE O MERCENARIE, PER CUI SAREBBE IMPOSSIBILE LA QUIETE PUBBLICA E L'ORDINE STABILE; "CONSIDERANDO INFINE CHE IL GOVERNO TEMPORALE PONTIFICIO É SOSTANZIALMENTE E STORICAMENTE DISTINTO DAL POTERE SPIRITUALE DELLA CHIESA, CUI QUESTI POPOLI PROFESSANO PIENA REVERENZA; "NOI RAPPRESENTANTI DEI POPOLI DELLE ROMAGNE, CONVENUTI IN GENERALE ASSEMBLEA, APPELLANDONE A DIO DELLA RETTITUDINE DELLE NOSTRE INTENZIONI, DICHIARIAMO: CHE I POPOLI DELLE ROMAGNE, RIVENDICATO IL LORO DIRITTO NON VOGLIONO PIÚ GOVERNO TEMPORALE PONTIFICIO" | I DEPUTATI ELETTI SONO 122, I PRESENTI 121IL RISULTATO DELLA VOTAZIONE É IL SEGUENTE: |
VOTANTI . . . . . . . . . . . . MAGGIORANZA . . . . . . . . VOTI FAVOREVOLI . . . . . . VOTI CONTRARI . . . . . . . . | 121 61 121 0 | LA CAMERA ADOTTA ALL'UNANIMITÁ
(destra) ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE ROMAGNE TORNATA DEL 7 SETT. 1859 PRESIDENZA DEL COMM. MARCO MINGHETTI "CONSIDERANDO CHE IL VOTO UNANIME E FERMO DI QUESTI POPOLI É PER UN GOVERNO FORTE, CHE ASSICURI L'INDIPENDENZA NAZIONALE L'UGUAGLIANZA CIVILE E LA LIBERTÁ; "CONSIDERANDO CHE IL LORO PRIMO BISOGNO É DI POSARE IN UN ASSETTO STABILE E FINALE RISPETTO ALLA NAZIONE, IL QUALE CHIUDA L'ERA DELLE RIVOLUZIONI; "CONSIDERANDO CHE IL SOLO GOVERNO CHE POSSA ADEMPIERE QUESTE CONDIZIONI É QUELLO DI SARDEGNA PER LA FORZA, PER LA TRADIZIONE, PER LA ORGANIZZAZIONE, PER LE ISTITUZIONI E PEI SACRIFICI FATTI ALLA CAUSA ITALIANA: "NOI RAPPRESENTANTI I POPOLI DELLE ROMAGNE | DICHIARIAMO "CHE I POPOLI DELLE ROMAGNE VOGLIONO ANNESSIONE AL REGNO COSTITUZIONALE DI SARDEGNA SOTTO LO SCETTRO DI VITTORIO EMANUELE II. | RISULTATO DELLA VOTAZIONEDEPUTATI CHIAMATI ALL'APPELLO . . . PRESENTI E VOTANTI . . . . . . . . MAGGIORANZA . . . . . . . . . . . . . . VOTI FAVOREVOLI . . . . . . . . . . . . . . . VOTI CONTRARI . . . . . . . . . . . . . . | 122 120 61 120 0 | LA CAMERA APPROVA ALL'UNANIMITÁ _________
PLEBISCITO DELLE ROMAGNE 11 E 12 MARZO 1860POPOLAZIONE COMPLESSIVA . . . . INSCRITTI . . . . . . . . . . . . . . . . VOTANTI . . . . . . . . . . . . . . . . . | 1014911 252727 203384 |
PER L'ANNESSIONE ALLA MONARCHIA COSTITUZIONALE |
DEL RE VITTORIO EMANUELE II . . PER IL REGNO SEPARATO . . . . . . . . VOTI NULLI . . . . . . . . . . . . . . | 202659 254 471 |
foto Mazzucato
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