Nipote del grande imperatore, dal 1848 fu presidente della Repubblica francese e nel 1852, con un colpo di Stato, anch'egli si proclamò imperatore. Fu molto attivo nella modernizzazione amministrativa ed economica del suo paese, nella trasformazione urbanistica della capitale, ma anche nella repressione delle opposizioni. Si alleò al Regno di Sardegna nella II Guerra d'Indipendenza ma difese la Roma papale dalle aspirazioni unitarie italiane. Nel 1870 una guerra contro il regno di Prussia, scoppiata dietro pretesto di una crisi dinastica, si concluse con una pesante sconfitta (a Sedan, 1870), in cui lo stesso imperatore fu fatto prigioniero. Concluse la sua vita in esilio in Gran Bretagna.
La targa è affissa al torrione d'ingresso al castello gonzaghesco (vedi thumbnail). |