Militare di carriera, combatté nella Guerra Italo-Turca, poi nella I Mondiale, preparando il piano per la battaglia di Vittorio Veneto, che portò alla vittoria. Eletto deputato nel 1924, nominato senatore nel 1926, tornò alla vita privata e fu nominato presidente dell'Ansaldo. Fu richiamato nell'esercito durante la Guerra d'Etiopia e nella II Guerra Mondiale, promosso comandante di Corpo d’Armata in Albania e Maresciallo d'Italia nel 1942. Dopo l'8 settembre 1943 fu contattato dai tedeschi con la proposta di guidare le truppe italiane che avessero voluto rimanere loro alleate; rifiutò e pochi giorni dopo venne trovato morto con un colpo di pistola alla tempia: non fu chiarito se si fosse ucciso o lo avessero assassinato. |