Mazziniano, nel 1832 per le sue idee fu costretto all'esilio e si unì ai combattenti per la libertà della Grecia; nel 1844 partecipò alla spedizione dei
fratelli Bandiera, che approdarono da Corfù in Calabria per sollevare un moto antiborbonico; l'esiguo gruppo fu subito sopraffatto dalle guardie; 9 di loro vennero fucilati e gli altri -tra cui Piazzoli- condannati al carcere a vita. Rilasciato nel 1846, si trasferì a Marsiglia e tornò in patria nel 1855, dove morì di colera due anni dopo.