Dopo una scelta anarchica giovanile passò al socialismo e nel 1904 fu eletto deputato nel collegio di Castel Maggiore, poi consigliere al Comune e alla Provincia di Bologna; fu avvocato penalista celebre per le trascinanti arringhe, tanto che un suo detrattore lo definì "speleologo delle passioni aberranti"; i processi cui partecipò avevano sempre una grande affluenza di pubblico. Nel 1925 a Lugano commemorò Matteotti ad un anno dall'assassinio. Il Ventennio fascista lo costrinse all'abbandono della vita politica. |