Eletto alla Costituente Romana del 1849, fu ministro degli Interni della Repubblica; al ritorno del papa riuscì a fuggire e fu condannato a morte in contumacia. Fu esule in diversi Paesi, finché si stabilì a Torino; nell'Italia nascente ricoprì incarichi politici e amministrativi. Nel 1868 fu nominato senatore. |