Liberale moderato, fu costretto all'esilio per le sue critiche al governo borbonico espresse al ministro inglese Gladstone; a Londra insegnò italiano al Queen's College. Quando nel 1860 Francesco II di Napoli cercò all'estero aiuto per prevenire la spedizione dei Mille, Lacaita ricevette da Cavour l'incarico di indurre il governo britannico a rifiutare ogni appoggio al Borbone. Dopo l'Unità fu eletto deputato e nel 1876 nominato senatore. Lavorò per diverse compagnie inglesi che avevano investito capitali nella nascente industria italiana, come la Italian Southern Railway Co, di cui fu direttore |