Ufficiale negli Stati dell'Italia napoleonica, poeta, traduttore, critico, rappresenta il primo grande intellettuale della nuova Italia, precursore fondamentale delle poetiche e dei sentimenti patriottici del nostro Ottocento.
L'attività universitaria citata nella targa fu in realtà brevissima: nominato docente, preparò la prolusione al suo corso, ma subito la cattedra fu soppressa, forse per motivi di bilancio più che per ragioni politiche. Questa è una delle poche lapidi trascelte fra le moltissime dei cortili dell'ateneo pavese. Entrano nell'archivio ("visibili al pubblico") perché i cortili sono aperti anche di domenica. |