Ufficiale di carriera, svolse incarichi di addetto militare all'estero, partecipando poi alle tre Guerre d'Indipendenza e alla Guerra di Crimea; promosso generale di brigata ed eletto deputato dopo l'Unità, fu inviato nel Mezzogiorno a reprimere il brigantaggio e la renitenza alla leva obbligatoria, suscitando forti ostilità per la sua durezza. Nel 1869-70 gli fu affidato il ministero della Guerra, da cui si dimise poco prima della presa di Roma. Seguì la malattia di mente che lo portò al suicidio.
Il
monumento bronzeo, opera dello scultore Arturo Stagliano, fu inaugurato nel 1929, ma nel 1940 venne fuso per farne cannoni; nel 2004 è stato nuovamente realizzato sul modello originale.