Morì in combattimento in Libia durante la Guerra Italo-turca. Fu insignito di medaglia d'argento al V.M. alla memoria con la seguente motivazione: "All'attacco del Mergheb, al comando del plotone di estrema avanguardia, raggiunse l'obbiettivo assegnatogli, con slancio e rapidità, scacciando il nemico dalle vicine posizioni. Ferito mortalmente al petto, fu esempio di calma e coraggio ai suoi dipendenti, dicendo loro: È nulla, fate fuoco, ritornerò fra voi". |