"Un ricco possidente, Francesco Magnaguti, nella metà del '600 fu podestà a Sermide; nel 1699 il figlio Giambattista si trasferì a Mantova e fu nominato conte dall'ultimo duca Gonzaga,
Ferdinando Carlo. Il figlio Ludovico fu avvocato, questore e senatore del Tribunale; dal suo secondogenito Antonio nacquero Ercole (1832-1896), primo sindaco della citta dopo che Mantova divenne italiana (1866), e Luigi, il cui figlio Alessandro (1887-1966) fu l'ultimo dei conti Magnaguti: ebbe raffinata cultura umanistica, fu membro della Accademia Virgiliana, soprintendente delle Gallerie Civiche, fondatore e presidente della Società per il Ducale, collezionista di antichità e numismatico. Non ebbe figli, ma adottò due nipoti, figli di due sue sorelle; ad uno di questi, Giovanni Roberti, lasciò Palazzo Magnaguti,
ora proprietà della sua vedova" (G.Maragna).
Lo stemma rappresenta una cicogna bianca e riporta la citazione virgiliana (
nemica dei serpenti: Georgiche II 320); sembra che la data 1768 riportata in epigrafe sia sbagliata, perché alcune ricerche dimostrerebbero che il palazzo entrò in proprietà dei Magnaguti solo verso il 1780.
Nel
thumbnail la targa del comune con la trascrizione dell'epigrafe.