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Uomo politico, scrittore in latino e in volgare, diede a questa lingua nascente una enorme poliedricità espressiva. La sua Divina Commedia è indubitabilmente uno dei grandi capolavori della letteratura mondiale, ma per gli italiani è anche la fucina della loro lingua, da cui sono uscite le più potenti raffigurazioni della realtà e dell'immaginazione. |
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(Testo)
SIEDE PESCHIERA, BELLO E FORTE ARNESE DA FRONTEGGIAR BRESCIANI E BERGAMASCHI, OVE LA RIVA INTORNO PIU' DISCESE. IVI CONVIEN CHE TUTTO QUANTO CASCHI CIO' CHE IN GREMBO A BENACO STAR NON PUO', E FASSI FIUME GIU' PER VERDI PASCHI. TOSTO CHE L'ACQUA A CORRER METTE CO, NON PIU' BENACO, MA MENCIO SI CHIAMA FINO A GOVERNO, DOVE CADE IN PO. |
DIVINA COMMEDIA INFERNO - CANTO XX - | GOVERNOLO AUSPICE IL COMUNE DI RONCOFERRARO A DANTE ALIGHIERI NEL VII CENTENARIO DELLA NASCITA 1265 - 1965 |
foto Maragna
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