Autore dell'Inno alla libertà, che è poi diventato l'inno nazionale ellenico, studiò a Pavia ed ebbe rapporti col suo compatriota Ugo Foscolo; a differenza di quest'ultimo, Solomos tornò a Zante e partecipò ai moti liberali dell'isola.
Questa è una delle poche lapidi trascelte fra le moltissime dei cortili dell'ateneo pavese. Entrano nell'archivio ("visibili al pubblico") perché i cortili sono aperti anche di domenica. |