Medico di idee socialiste, appoggiò la formazione delle leghe di braccianti nel Polesine; nel 1919 fu eletto deputato; durante il Ventennio fu arrestato e mandato al confino; nel 1933 sposò in seconde nozze la futura senatrice
Lina Merlin.
Il figlio Mario, comandante degli "Arditi del popolo" di Padova, dopo ripetuti scontri con i fascisti riparò nell'Unione Sovietica. L'altro figlio Corrado era forse quell'impiegato alla tessitura Agosti di Legnano prelevato dalle Brigate nere nel marzo del 1944, deportato e morto a Gusen (A) il 6 maggio 1945; in un
sito legnanese il nome figura "Galliani", in compenso si dice che nacque a Canda, comune del Rodigino a pochisimi chilometri da Bagnolo Po, da cui lo separa il Canalbianco. Un Corrado Gallani è commemorato anche da una
lapide a Genova e -a supporto dell'identificazione- un
Elenco di caduti antifascisti 1943-1945 prevalentemente in provincia di Genova e Alessandria comprende questo nome, indicandone la provenienza come "estero" (cioè di altra provincia) e la morte a Gusen. Tutte queste ipotesi possono poggiare solo sul fatto che quel cognome non è molto diffuso in Italia: oggi se ne rileva appena un centinaio di occorrenze, concentrate fra Emilia, Veneto e Lombardia.