Padre scolopio, insegnante di Fisica nell'ateneo pavese, fu amico e collaboratore di Volta e Spallanzani. Si entusiasmò alle idee giacobine di libertà ed uguaglianza portate dalle armate napoleoniche in Italia e per alcuni mesi fu Commissario del potere esecutivo del dipartimento del Ticino (prefetto di Pavia). Al ritorno degli austriaci fu arrestato e morì in carcere.
Questa è una delle poche lapidi trascelte fra le moltissime dei cortili dell'ateneo pavese. Entrano nell'archivio ("visibili al pubblico") perché i cortili sono aperti anche di domenica.
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