Nominato vescovo di Volterra nel 1920, nel 1921 ebbe l'incarico dal Santo Uffizio di esaminare e giudicare
padre Pio da Pietrelcina: la sua relazione finale esprimeva un giudizio positivo. Nel 1929 collaborò alla definizione del Concordato fra Stato e Chiesa; nel 1930 fu nominato cardinale.