Come vicario capitolare di Bologna dopo l'Unità d'Italia negò il funerale in chiesa ad un magistrato notoriamente massone e qualche mese dopo diramò una circolare -senza il permesso dell'autorità civile- che ordinava ai parroci di rifiutare la comunione ai membri del nuovo governo; per questo fu processato (1862) e condannato a 3 anni di prigione che scontò tutti, nel carcere di Pallanza, non avendo voluto chiedere la grazia al re. Nel 1867 fu nominato vescovo di Cirene. |