Poeta, fu vicino alla corte dei Medici finché non si scontrò con gli intellettuali neoplatonici che ebbero grande influenza sull'ambiente fiorentino; passò poi al servizio di Roberto Sanseverino. È celebre per il poema Morgante (o Morgante maggiore, con riferimento alla seconda edizione in 28 canti, 5 più della prima), che sviluppa in chiave giocosa l'epopea dei paladini di Carlo Magno seguendo le vicende di un gigante assunto a protagonista. Venne sepolto in terra sconsacrata perché si era attirato la nomea di eretico. |