Militare nell'armata napoleonica, carbonaro, massone, per la partecipazione ai moti del 1821 venne arrestato, sottoposto a pubblica fustigazione per le vie di Napoli e poi incarcerato nell'isola di Marettimo fino al 1825; quando ne uscì fu costretto all'esilio e rimase in Francia per oltre 20 anni. Nel 1849 fu nell'esercito della Repubblica Romana. Nel 1860 raggiunse Garibaldi in Sicilia. Dopo l'Unità completò la sua carriera militare nell'esercito del Regno. |