Il motto fu pronunciato da Mussolini per la prima volta in un discorso tenuto a Torino il 23 ottobre 1932.
L'aspetto particolare dell'epigrafe è che, a differenza di
altre dipinte sui muri durante il Ventennio e riaffioranti sbiadite da sotto le successive imbiancature, questa è stata ricostruita e posata in tempi recenti, evidentemente da un'amministrazione nostalgica.