Il monastero fu ricostruito nella prima metà del XIX sec. grazie alla beneficenza del marchese Carlo Emanuele Mazenta di Milano (allora de finibus esteris rispetto a Ferrara) che volle l'anonimato, almeno fino alla sua morte.
(Testo)
MONIALIBUS DIVAE TERESIAE PIETAS INSIGNIS VIRI DE FINIBUS ESTERIS MDCCCXXVII