Dal 1894 comproprietario e direttore della Gazzetta Piemontese, ne divenne poi proprietario unico e la ribattezzò La Stampa. Nel 1913 fu nominato senatore, nel 1920 ambasciatore a Berlino, ruolo da cui si dimise coll'avvento del Fascismo. Nel 1926, per le sue idee ostili al regime, dovette svendere il giornale a Giovanni Agnelli, il fondatore della FIAT. Il figlio Pier Giorgio, attivista cattolico, morto di poliomielite nel 1925, è stato beatificato nel 1990. |