Una delle numerosissime scritte propagandistiche con cui durante il Ventennio furono tappezzati i muri dei paesi italiani: radio e scritte murali venivano massicciamente impiegate per aumentare il consenso (non c'era ancora la TV...). Questa frase è tratta dal discorso di Mussolini al Campo estivo paramilitare dei giovani fascisti nel settembre 1937. |