Sparute notizie nel web su questi caduti: Piro (o Pirro secondo alcuni documenti) e Curioni vennero uccisi nel
biennio 1921-22 durante scontri fra comunisti e squadracce fasciste. De Santis è citato come partigiano nel gruppo di Pitigliano, Pieroni come patriota combattente caduto per la liberazione di Torrita di Siena. Più difficile ripercorrere le tracce degli ultimi tre. Ma di uno ho trovato brandelli di notizie e penso che si possa dedurre anche per uno degli altri due una analoga storia: Primo Marcelli morì combattendo contro i tedeschi nella battaglia di Praga nel maggio 1945; era uno dei carabinieri che il nazifascismo rastrellò negli ultimi mesi di guerra per inviarli come collaboratori forzati (
LuftwaffenBau-Bataillonen) alla difesa del confine orientale del Reich; a Velika Ves, piccolo comune a tre chilometri da Odolena Voda (Terme di Odolena), nelle vicinanze di Praga, erano stati deportati quasi trecento carabinieri rifiutatisi di prestare giuramento alla Repubblica Sociale: si costruiva un nuovo aeroporto per la Luftwaffe in agonia. Marcelli (e forse anche Franceschelli) decise di unirsi alla locale resistenza partigiana, costituendo la brigata italiana della «Divisione Giuseppe Stalin» dell’esercito di liberazione cecoslovacco. Nulla invece ho potuto scoprire su Oscar Fanteria, morto in Yugoslavia a più di due mesi dalla fine della guerra.