Ingegnere, frequentò l'Accademia Navale di Livorno e fu nominato capitano del Genio Navale all'Arsenale di Taranto, poi alla Spezia. La notte dell'1 novembre 1918, a bordo di un MAS, si accostò alla corazzata austriaca Viribus Unitis nel porto di Pola e le applicò una torpedine esplosiva di sua invenzione. Individuato dal nemico al ritorno della spedizione fu fatto prigioniero e imbarcato sulla stessa corazzata ma si salvò a nuoto quando questa fu affondata dall'esplosione. Nel dopoguerra aderì al Partito Repubblicano e si oppose al Fascismo, patendo l'arresto e l'esilio; gli fu anche revocata dal regime la medaglia d'oro ricevuta per l'impresa di Pola (poi restituita dall'Italia repubblicana). |