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Responsabile dell'ufficio stranieri presso la Questura di Fiume, il 13 settembre 1944 venne arrestato dalla polizia tedesca con l'accusa di cospirazione ed intelligenza con il nemico, per aver salvato numerosi ebrei dall'invio nei lager. Condannato a morte, ebbe la pena commutata nella deportazione a Dachau, dove giunse il 22 ottobre 1944. Qui morì dopo pochi mesi di stenti. |
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(Testo)
"La spirale della vita"
2001 Ferdinando Izzi
A PERENNE RICORDO DI GIOVANNI PALATUCCI COMMISSARIO DI PUBBLICA SICUREZZA "MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE ALLA MEMORIA"
"FUNZIONARIO DI POLIZIA, REGGENTE LA QUESTURA DI FIUME, SI PRODIGAVA IN AIUTO DI MIGLIAIA DI EBREI E DI CITTADINI PERSEGUITATI, RIUSCENDO AD IMPEDIRNE
L'ARRESTO E LA DEPORTAZIONE. FEDELE ALL'IMPEGNO ASSUNTO E PUR CONSAPEVOLE DEI GRAVISSIMI RISCHI PERSONALI CONTINUAVA, MALGRADO L'OCCUPAZIONE TEDESCA E LE INCALZANTI INCURSIONI DEI PARTIGIANI SLAVI, LA PROPRIA OPERA DI DIRIGENTE, DI PATRIOTA E DI CRISTIANO, FINO ALL'ARRESTO DA PARTE DELLA GESTAPO E ALLA SUA DEPORTAZIONE IN UN CAMPO DI STERMINIO, OVE SACRIFICAVA LA GIOVANE VITA. DACHAU - 10 FEBBRAIO 1945". |
foto Zatini
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