Uomo politico, scrittore in latino e in volgare, diede a questa lingua nascente una enorme poliedricitą espressiva. La sua Divina Commedia č indubitabilmente uno dei grandi capolavori della letteratura mondiale, ma per gli italiani č anche la fucina della loro lingua, da cui sono uscite le pił potenti raffigurazioni della realtą e dell'immaginazione.
La citazione dantesca deriva dal fatto che fra '200 e '300 la valle del Senio era contesa tra Firenze ed il feudo di Imola-Faenza, dove era signore Mainardo Pagano, di non buona fama (demonio lo chiama Dante). |