Di nobili origini, per le sue idee libertarie venne cacciato da casa ed esulò in Francia, vivendo di lezioni private; qui però si nutrì dello spirito giacobino e, quando tornò nel Regno di Napoli al seguito dell'esercito francese, si spese per la formazione della
Repubblica Partenopea e fu eletto presidente della Commissione esecutiva. Al ritorno dei Borboni venne incarcerato, condannato per alto tradimento e giustiziato.