Come per la
targa vicina, fu riutilizzato il supporto originariamente destinato, durante il regime fascista, a condannare le
sanzioni economiche irrogate all'Italia dalla Societą delle Nazioni per l'aggressione all'Etiopia.
Il linguaggio della prima parte dell'epigrafe riecheggia quello che la fascista Repubblica Sociale Italiana (TRACOTANTE INVASORE, RABBIA FERINA) usava per stigmatizzare i bombardamenti Alleati; ma in questo caso gli aeroplani che seminarono morte e distruzione erano gli Stukas tedeschi che il 16/9/1943, all'indomani dell'Armistizio italiano, cautelativamente volevano radere al suolo gli stabilimenti siderurgici dell'Ilva e rendere inutilizzabile il porto della cittą che inviava materia prima alle fabbriche d'armi della penisola; ci furono circa 100 morti e 200 feriti. Per una storia dell'Elba durante la guerra vedi
qui.