Fu re d'Italia dal 9/5/1946, quando suo padre Vittorio Emanuele III abdicò, al 2/6/1946, quando con referendum il popolo italiano optò per la Repubblica. Andò quindi in esilio prima a Cascais, in Portogallo, poi in Svizzera, a Ginevra.
(Testo)
L'OTTOBRE DEL MCMXXI ACCOLTO DAL MAGISTRATO ESULTANTE DEL SODALIZIO UMBERTO PRINCIPE DEL PIEMONTE VISITÒ QUESTO SACRO CHE GIÁ ADIBITO AL CULTO DI UN PRESIDIO MILITARE SOLÈ POI I FASTI DELLA RECENTE GUERRA ILLUSTRARE DAL PERGAMO VATICINARNE IL TRIONFO IL SABAUDO SI COMPIACQUE DEGLI ARREDI DEI CIMELI E SUI DISEGNI EVIDENTI COMMOSSO ANTIVIDE LA MAESTÁ FUTURA DEL TEMPIO VOTIVO CHE SORSE
NON SOLO CI FOSTI O UMBERTO OSPITE REGALE MA NELLA TUA RADIOSA GIOVINEZZA PARVE UN MESSAGGIO DEL SIGNORE CHE ALL'ISTITUTO LA PROSPERITÁ E ALLE FONDAMENTA IL FASTIGIO GLORIFICANTE I TUOI FRATELLI CADUTI PER LA GRANDEZZA D'ITALIA AUSPICASSE CHE AFFERMASSE LA TUA STIRPE REGNANTE NEI SECOLI