Insegnante nello Studio bolognese, cultore di Greco ed Ebraico, fondò l'Accademia Hermathena, dedita ad interessi filologici e filosofici; scrisse i
Symbolicarum quaestionum libri quinque.
La scritta inferiore, ad altezza d'uomo, si snoda su due lati del
palazzo: inizia a destra del portone di via Goito 16 e prosegue, dopo l'angolo, per via Albiroli; cita i versi 59-61 dell'epistola I.1 di Orazio, che significano: «
Sarai un re se ti comporterai rettamente. Queste siano bronzee mura: di nulla rimproverarsi, per nessuna colpa impallidire». La scelta della citazione denota il gusto dell'umanista Achille Bocchi, che nel 1545 commissionò a Jacopo Barozzi, detto il Vignola, il disegno dell'edificio, poi realizzato dall’allievo Ottaviano Mascherino.
A sinistra del portone di via Goito 16 è incisa una più breve scritta in ebraico, che significa "O Signore preservami dalle labbra menzognere e dal linguaggio ingannatore" (Salmi 119).