Giurista di cultura versatile, di idee liberali, nel 1849 scelse un esilio volontario a Torino; insegnò Diritto Pubblico nell'ateneo piemontese e nel 1860 fu eletto al Parlamento subalpino. Dopo l'Unità contribuì sensibilmente alla modificazione di legislazioni degli Stati preesistenti per renderle compatibili con lo Statuto Albertino. Nell'attività parlamentare si portò su posizioni sempre più critiche nei confronti delle scelte della Destra; con l'avvento della Sinistra al potere (1876), resse il ministero della Giustizia nel Governo De Pretis. |