Studentessa nell'ateneo fiorentino, crocerossina durante la II Guerra Mondiale, dopo l'8 settembre 1943 passò alla clandestinità militando nella V brigata di Giustizia e Libertà, occupandosi dell'espatrio di ebrei ed antifascisti e di comunicazioni fra le brigate combattenti e il comando di Divisione. Catturata da una pattuglia tedesca tentò la fuga ma venne raggiunta da una mortale sventagliata di mitra. È una delle 19 donne italiane decorate con la medaglia d’oro al V.M. (alla memoria). |