Membro di un'agiata famiglia ebraica ferrarese, morendo nel 1929 lasciò gran parte delle sue sostanze al Comune di Ferrara per enti benefici e il suo palazzo all'Istituto d'arte "Dosso Dossi"; un figlio, Raffaello, era caduto in guerra; l'altra figlia, Laura, fu esecutrice delle volontà testamentarie del padre. |