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Quella di Boves fu la prima pesante rappresaglia tedesca dopo l'armistizio: 43 civili furono uccisi, centinaia di case incendiate; don Ghibaudo, viceparroco del paese, venne mitragliato mentre assisteva i primi feriti. |
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(Testo)
N. 19 _ 1 _ 1920 O. S. 19 _ 6 _ 1943 M. 19 _ 9 _ 1943 | "PERCHE' CERCATE UN VIVENTE TRA I MORTI ?" (LUCA XXIV _ 5) |
MED. ARGENTO | AL VALORE CIVILE | DON MARIO GHIBAUDO SACERDOTE DI CRISTO CON SANTO ENTUSIASMO E CON CUORE PURO SALENDO L'ALTARE AVEVA OFFERTO A DIO TUTTO SE STESSO IL DONO FU ACCOLTO COME UNA RARA PRIMIZIA E RITENUTO DEGNO DEL PREMIO SUBLIME DEL MARTIRIO
QUANDO IL FURORE DEI NAZIFASCISTI PIOMBÒ SU BOVES INCENDIANDO E UCCIDENDO E OGNI CUORE ANCHE SALDO TREMÒ, NON VACILLÒ IL TUO, FORTE E SERENO.
PER SFUGGIRE ALLA RABBIA BESTIALE OGNUNO FUGGIVA CORREVI ANCHE TU, NON PER SALVARTI, MA PER SALVARE PER SOSTENERE GL'INFELICI E I DEBOLI.
IN QUELL'ATTEGGIAMENTO GENEROSO E SANTO DI BUON PASTORE CHE IMITA GESÙ, IL PIOMBO TI RAGGIUNSE E, DOPO IL PIOMBO UN SACRILEGO PUGNALE CHE IL CUORE TI SPEZZÒ. CADESTI MARTIRE DELLA FEDE E DELLA PATRIA.
foto Barale
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