Informazioni
e curiosità
Cerca Elenco
completo
Suggerisci Links
  Italia
 Milano  Meridiane  Edicole
ricerca rapida



0
  Scheda  
Nome e Cognome Dante Alighieri
Firenze 1265 - Ravenna 1321
Dove si trova campo Arsenal 2407 - Venezia, VE
Categoria lettere
Segnalato da Franco Zatini
wikipedia Cerca Dante Alighieri su Wikipedia
Uomo politico, scrittore in latino e in volgare, diede a questa lingua nascente una enorme poliedricità espressiva. La sua Divina Commedia è indubitabilmente uno dei grandi capolavori della letteratura mondiale, ma per gli italiani è anche la fucina della loro lingua, da cui sono uscite le più potenti raffigurazioni della realtà e dell'immaginazione.

La prima epigrafe è parte di una articolata similitudine che paragona i calderoni di pece bollente nell'Arsenale veneziano alla pece che bolle nella V bolgia infernale, dove sono puniti coloro che si macchiarono del peccato di baratteria (oggi concussione); come in altri casi, Dante non si accontenta di utilizzare la somiglianza fra i due ambienti per aiutare il lettore a capire la scena ma, spinto dal suo forte senso realistico, dà maggior corpo al pezzo di vita terrena che gli serve per illustrare l'Inferno; ne esce qui una descrizione sintetica ma efficacissima dell'intensa attività che si svolgeva nel centro dell'economia veneziana (e solo dopo -vv. 16 ss.- si completa la similitudine: tal, non per foco ma per divin’arte, / bollia là giuso una pegola spessa, / che ’nviscava la ripa d’ogne parte.)
La seconda epigrafe mostra come Dante fra '800 e '900 sia stato trasformato in un antesignano dell'irredentismo: le ultime due righe sono citazione di Inferno, IX 113-4, dove il poeta voleva semplicemente paragonare la moltitudine dei sepolcri nel girone degli eretici con quelli che sorgevano vicino a Pola; l'indicazione del golfo del Quarnaro che limita l'Italia non deve essere intesa come volontà di rivendicare l'Istria alla nazione italiana, concetto che neppure esisteva allora.
 
     
 
 
(Testo)

.....NELL'ARZANÀ DE'VINIZIANI
   BOLLE L'INVERNO LA TENACE PECE
   A RIMPALMAR LI LEGNI LOR NON SANI,

CHÉ NAVIGAR NON PONNO, E IN QUELLA VECE
   CHI FA SUO LEGNO NUOVO, E CHI RISTOPPA
   LE COSTE A QUEL CHE PIÚ VIAGGI FECE;

CHI RIBATTE DA PRODA E CHI DA POPPA,
   ALTRI FA REMI, ED ALTRI VOLGE SARTE;
   CHI TERZERUOLO ED ARTIMON RINTOPPA;

INF. C. XXI VERSI VII-XV


(lapide con busto, poco distante)
QUESTA IMMAGINE DI DANTE
SOTTRATTA ALLE OFFESE NEMICHE
QUI ANCORA ATTESTI
OLTRE L'AVVERSO DESTINO
L'INDOMITA FEDE DELLA GENTE ISTRIANA
NEL PROPRIO DIRITTO
COME UN DÌ A POLA PRESSO DEL CARNARO
CH'ITALIA CHIUDE E SUOI TERMINI BAGNA


foto Zatini
 
 
     
 
Home Banner Torna indietro