Nipote di
Mosè Bianchi, con l'appoggio dello zio preferì la pittura alla carriera bancaria; i suoi paesaggi riscossero l'approvazione di critica e pubblico; si dedicò anche ai ritratti, richiesti da nobili e ricchi borghesi lombardi. Nel 1889 gli fu commissionato anche un ritratto del re Umberto I.