Ingegnere, patriota, nel 1848 aderì all'insurrezione veneziana contro l'Austria guidando una
Legione Cimbrica alla difesa di Vicenza; nel 1856 per evitare l'arresto esulò a Malta, dove entrò in amicizia con
Nicola Fabrizi, con cui nel 1860 sbarcò in Sicilia riunendosi alla spedizione dei Mille. Fu con le truppe Garibaldine a Condino e a Bezzecca nella III Guerra d'Indipendenza (1866). Nel 1867 fu eletto deputato e in questa veste nel 1869 denunciò uno scandalo relativo all'appalto del monopolio tabacchi; a Firenze venne aggredito e accoltellato; per giunta la
corruzione riuscì a metterlo sotto accusa come simulatore dell'attentato e solo 6 anni dopo la Corte di Cassazione lo assolse definitivamente. Intanto nel 1870 aveva seguito Garibaldi nel
soccorso alla repubblica Francese durante la Guerra Franco-prussiana.
Il cappello ammaccato in seguito all'aggressione e indossato durante la sua denuncia in Parlamento diede l'idea di una nuova moda ad un cappellaio fiorentino che incominciò a produrre "lobbie".