Figlio d'arte (il padre Raffaele era un noto liutaio) aprì una sua bottega a Bologna nel 1885; nel 1888 si trasferì a Monaco di Baviera (D), dove sposò la figlia di un fabbricante di strumenti musicali; dal 1914 al 1923 visse a Zurigo (CH) e poi si spostò a Roma. Nel 1920 aveva acquistato da una erede del grande collezionista
Ignazio Cozio di Salabue strumenti, modelli, disegni e appunti di
Antonio Stradivari, che poi donò alla città di Cremona.