Non si sa da dove provengano le tre lapidi qui murate, che hanno richiesto ardue ricerche mie e del segnalatore per una corretta lettura ed interpretazione; comunque due sono sicuramente associate e riferite agli Usberti (HOSBERTI nell'epigrafe più antica), famiglia di origine cremonese, che nel 1310 il giurista Usberto trasferì a Bologna, dove fu Lettore nello Studio.
La prima segnala il sepolcro (S. con cui inizia la prima riga) di Rodolfo, che morì (OBUIT sta per OBIIT) nel 1361, sepolcro destinato ad accogliere anche i suoi discendenti. Nella seconda frate Sante, dell'ordine dei predicatori domenicani, al secolo Giulio Cesare Usberti (Q. = QUONDAM), dice di aver restaurato nel 1651 quel sepolcro ormai fatiscente (COLLABEnTEM) che ospitava il germe dell'antica stirpe: a testimoniarne l'antichità sono i 3 secoli trascorsi fra le due lapidi (TERNO SECULO TESTE). Frate Sante dal 1672 fu priore domenicano e spese gran parte del suo patrimonio per abbellire la cappella dell'
arca di S.Domenico.
Mi rimangono oscure le abbreviazioni al mezzo della quarta riga.