Era uno dei numerosi trentini che, pure sudditi dell'Impero Asburgico, si sentivano italiani e, allo scoppio della I Guerra Mondiale, rifiutarono l'arruolamento nelle truppe austriache confluendo nel nostro esercito. Morì sul campo nel primo anno di guerra alla "trincea delle frasche", la linea del fronte isontino dove cadde anche
Filippo Corridoni.
Il suo nome è compreso anche nella
lapide a palazzo Thun.