Vicino ai circoli carbonari, nel 1845 fu tra gli organizzatori di una fallita insurrezione locale ("
moto delle balze") che lo costrinse ad esulare in Francia; tornato in seguito ad amnistia, partecipò alla I Guerra d'Indipendenza; riparò poi a Torino, dove entrò in contatto con Cavour, e infine in Sardegna, dove si diede ad attività imprenditoriali che costarono all'isola massicci disboscamenti. Dal 1860 al 1865 fu deputato al Parlamento (prima del Regno di Sardegna poi del Regno d'Italia).