Nominato cardinale nel 1803, subì il divieto napoleonico di indossare la porpora e fu costretto all'esilio per non aver voluto riconoscere le seconde nozze dell'Imperatore con Maria Luigia d'Austria. Dopo la Restaurazione fu camerlengo del Sacro Collegio fino al 1818. Divenne vescovo di Damasco dal 1819 e di Albano dal 1820. |